La caduta

La caduta

La riunione è al completo. Siamo davvero tantissimi. Non avrei mai creduto fosse possibile rivederli tutti quanti. La mia famiglia! Un forte senso di appartenenza e di orgoglio mi spinge a voltarmi verso di loro, così lucenti nel loro splendore e nel loro candore. Vita brevissima la nostra nell’attesa della gloria. Abbiamo un’unica possibilità per mostrarci agli occhi del mondo in tutta la nostra purezza e complessità. Nel corso della storia di questo ormai vecchio mondo abbiam portato meraviglia negli occhi di saggi re, di avventurosi conquistatori e di dotti scienziati. Abbiam ricoperto i loro capi, i loro scettri, le loro spade e le loro pergamene. Siamo stati custodi di oscuri segreti e di amori impossibili. Testimoni di ogni cambiamento naturale e artificiale. Compagni silenziosi nelle battaglie dell’uomo e a volte assassini impetuosi nel nostro freddo contatto con la vita. E io cosa sarò?
La mia vita volge al termine. Ce ne sono altri come me, lungo questo freddo percorso, che si pongono la stessa identica domanda. Sarà questo il mio momento di gloria? O il destino ha in serbo per me una rapida dipartita verso il mio nulla esistenziale?
Due occhi mi scrutano da lontano. Sono grandi e neri e appartengono a un corpo fin troppo giovane per comprendere queste mie paure. Il tempo è quasi giunto al termine. La nostra clessidra contiene pochi granelli di sabbia. Davvero pochi! Vorrei avere più tempo per ammirare ancora questo panorama e scrutare il mio cielo. È da lì che provengo. È lì che sono cresciuto, generato forse dai sogni di un antico essere terreno o divino, dalla volontà di lasciare un pizzico di magia in una realtà afflitta dalla logica e da immutabili leggi fisiche. Sto cadendo sempre più in basso nel baratro che mi porterà alla morte. Addio mio amato cielo e mie amate nuvole i cui contorni hanno ispirato le idee più brillanti e gli amori più luminosi. Addio miei fratelli e mie sorelle. Il nostro momento è giunto, ma dove è la gloria?
I due occhi continuano a scrutarmi: è una dolce e rosea bambina terrestre. Inclina la testa da un lato per osservare la mia discesa. Un flusso di energia attraversa il mio corpo, scintilla forse di quell’arcana magia ancora presente in questo mondo. Che sia questo il momento? Plano dolcemente verso il suo viso andandomi a posare sulla punta del suo delicato naso. Un calore mai provato prima mi avvolge completamente. So che è giunta la mia ora, ma sono allo stesso tempo felice. Un’emozione infinita scaturita da un ancestrale portale che lega il mio e il suo cuore. Il suo candido sorriso e tutto ciò che riesco a vedere e a percepire. Il suo primo fiocco di neve che lei conserverà in un angolo speciale del suo cuore, per l’eternità!

Licenza Creative Commons